Pubblicato da: ruotenelvento | luglio 20, 2012

CAMPIONATI DEL MONDO 2012 – GLI ITALIANI IN GARA: NICOLA MAROZZI in Classe 8

Ci siamo! Sono partiti i Campionati del Mondo 2012 di Classe 8 e Nicola Marozzi, I-73, è lì insieme agli altri 

Come già sapete, quella di Cherrueix è stata la partecipazione italiana più consistente di tutta la storia dei Campionati del Mondo di landsailing e kitebuggy. Negli anni passati si era fatto avanti qualche navigatore solitario (Stuga in Classe 8 nel 2006, ruotenelvento nel 2000 tra gli Standart e nel 2006 in Classe 5 Sport), ma quest’anno, beh, sembrava veramente UNA SQUADRA! C’erano tre piloti, tifosi, bandiere e tanta voglia di far vedere che sul campo di regata ci siamo anche noi. Il bilancio è più che positivo. Tra i MINIYACHT Luigi Ciccarone si è piazzato 56. con un’eccellente progressione e la soddisfazione di aver strappato nell’ultima batteria il diritto di entrare in finale. Dario Nalini è stato superlativo: unico rider con il buggyno, ha concluso al 64.esimo posto assoluto con un 44, miglior piazzamento nella 6. manche. Ancora meglio ha fatto Nicola Marozzi, 50esimo assoluto, che ci spiega un pò come sono andate le cose.

Dario Nalini – a sinistra – e Nicola Marozzi quando nella Baia era ancora tutto quieto

ruotenelvento – Era la prima volta che partecipavi a una competizione internazionale?

Nicola – Questa è stata in assoluto la mia prima competizione ufficiale e il fatto che si trattasse dei Campionati del Mondo ha aggiunto quel pizzico di brio in più che mancava per decidere di iscriversi. E’ stata un’occasione TROPPO imperdibile. Non è come andare a fare due bordi a Porto Corsini ! C’è il regolamento FISLY e ci sono piloti di grandissima esperienza. Quindi??? Quindi vuol dire che ci sono un sacco di cose nuove da imparare! E allora si va !!!

rnv – Il campo di regata era particolarmente impegnativo e mi sembra che sia andato man mano peggiorando. Anche il quad ha fatto una brutta fine e l’ha dovuto ripescare il trattore. A starci in mezzo com’era?

Nicola – Se in una delle mie vacanze a base di buggy avessi trovato una spiaggia in quelle condizioni non mi sarei mai sognato di solcarla nemmeno per un solo bordo…pozze d’acqua che sembravano laghi, una melma salata che definire fango è dir poco e buche che sembravano messe li apposta, tipo quei tratti che infilano nei circuiti di motocross… d’altro canto questi erano i Mondiali di Classe 8 e di certo non ci si poteva tirare indietro. Tutto sommato dopo i primi bordi ci ho fatto l’abitudine e alla fine è diventato pure divertente, non avevo mai poggiato le ruote del mio buggy in una spiaggia così scivolosa, oggi ne ho nostalgia.

rnv – Le condizioni di vento sono rimaste più o meno le stesse della prima manche o sono cambiate? Che ali hai utilizzato?

Nicola – Le ho utilizzate quasi tutte, prima manche con la 6mt poi il vento è calato e prima di partire per la seconda ho provato la 8mt… troppo piccola… quindi sono partito con la 11mt, purtroppo vento ancora in calo e pioggia hanno costretto il Race Master ad annullare la manche. Gli ultimi due giorni ci hanno regalato condizioni di vento più sostenuto e spiaggia in netto miglioramento così da poter disputare 3 manches al giorno dove ho usato alternativamente la 6mt, la 5mt e la 4mt.

rnv – Sul tuo XXtreme ApeXX hai provato regolazioni differenti?

Nicola – Su questo punto ero abbastanza preparato, il mio Apexx è stato fatto su misura da Ruud Engelen, forse il più grande, più esperto e più innovativo costruttore di buggy nel mondo. Dico questo senza paura di sbilanciarmi, costruisce race-buggy da più di 20 anni e ha collaborato con i più grandi piloti di Classe 8 del mondo, Ruud per confezionarti un buggy vuole sapere tutto, non solo le tue misure ma anche il tuo stile di guida, gli aquiloni che usi, se prediligi girare over-powered e un sacco di altri dettagli… i suoi buggy sono tutti diversi…”made to fit”. Grazie ai consigli di Ruud sulle regolazioni da effettuare per trovare il giusto settaggio l’unica cosa che ho dovuto fare è stata quella di scegliere quali ruote montare e variare l’assetto di conseguenza, per ottenere così una posizione di guida che è sempre la stessa.

Nemmeno fosse la Messa di Natale, riders in religioso silenzio durante il briefing

rnv – Hai gareggiato sia con le big foot che con le disc wheels. Quando montare quali?

Nicola – Come quasi tutti gli altri piloti sono partito con le BigFoot nonostante le condizioni della spiaggia, che dire…dal secondo giorno in avanti solo Disk!!! Non ci sono paragoni possibili, nell’acqua le Disk sono insuperabili, mantengono molto più grip e riducono moltissimo l’effetto acqua-planing, inoltre a me sono sembrate anche più veloci, motivo per cui le ho preferite fino alla fine delle gare anche quando molti altri piloti hanno deciso di tornare alle BigFoot per via del miglioramento delle condizioni della spiaggia.

rnv – La 2. manche è stato un capolavoro. ti sei arrampicato fino alla 31. posizione. Raccontaci un pò com’è andata…

Nicola – 31° ??? WOW!!! Veramente??? di sicuro tanti di quelli là davanti devono aver avuto problemi davvero seri!!! A parte gli scherzi in 40 minuti per ogni manche se riesci ad essere costante e a non commettere errori il risultato arriva, ma NON è facile. In mezzo ad altri 76 piloti è anche difficile trovare riferimenti che ti facciano capire se stai andando bene o male, io ho cercato di rimanere sempre il più concentrato possibile su ogni bordo da percorrere per poi andare a vedere i risultati solo alla sera sulla Official Board. Alla fine di ogni manche non sapevo nemmeno quanti giri avevo fatto… ma questa è l’inesperienza! La prossima volta, in gara, avrò sicuramente una visione più “globale”.
Inoltre bisogna mettere nel conto anche i “guasti tecnici”, io ho rotto i cordini delle maniglie per ben 2 volte pregiudicando così il risultato di 2 manches. Moltissimi sono stati gli inconvenienti capitati a tanti piloti: cavi che saltano, ruote che si staccano, piloti che vengono sbalzati fuori dal buggy (un ragazzo si è fratturato la gamba e un altro si è lesionato un tendine del polso).

rnv – Su cosa pensi ci siano margini di miglioramento? Parlo di tutto il complesso, dalla tattica all’abbigliamento fino all’aspetto atletico, non deve essere stato semplice stare tutto il giorno a mollo in un campo sperduto nella Baia.

Nicola – Per un pilota senza esperienza di gara quale sono io i margini di miglioramento sono enormi. La tecnica di guida prima di tutto (e per questa bisogna percorrere molti km insieme a piloti più esperti) poi direi sicuramente performances ed affidabilità dei materiali (dal buggy agli aquiloni passando per tutto il resto: cavi, maniglie, trapezio, abbigliamento), per essere veramente competitivi nulla può essere lasciato al caso.
Infine ovviamente una buona forma fisica non guasta affatto… io alla fine delle giornate di gara ero stremato… chefffatiiiicaa, presto una sigaretta! qualcuno ha da accendere?

rnv – Ad ogni esordio in una competizione importante di solito la prima preoccupazione è sempre quella di non combinare casini. A che punto hai capito che non solo non combinavi casini, ma che potevi dire la tua?

Nicola – In Classe 8 di sicuro il momento più delicato è la partenza, di flotta, tutti insieme, se sei nel gruppo dei primi non sono ammessi errori, gli spazi di manovra sono inesistenti, piazzi la vela e non puoi più spostarla, sei circondato davanti dietro sotto e sopra, se sbagli di sicuro comprometti almeno altri 3 o 4 piloti, se qualcuno vicino a te sbaglia e’ molto probabile che ci finisci in mezzo pure tu. Io ho provato una volta ad infilarmi nel gruppone e devo dire che è andata abbastanza bene… nessun danno, ma la tensione è troppo alta e ho preferito partire sempre di rincalzo. Ora so cosa significa!!! ma come prima esperienza meglio non osare troppo, il casino è dietro l’angolo e io non volevo esserne la causa. Prossimamente sarò più agguerrito anche allo Start (non prima di essermi comprato un orologio impermeabile per seguire il CountDown ….dico bene Dario ? 😉

rnv – Al di là dei risultati in classifica, quali sono i riders che ti hanno veramente fatto impressione?

Nicola – Senza ombra di dubbio le ragazze, sono giovanissime (alcune minorenni), di corporatura minuta, con la coda dei capelli lunghi che esce dal casco e NON MOLLANO un centimetro !!! Sono agguerritissime, tecnicamente impeccabili e VANNO FORTE !!! Avrei voluto vedere tanti “riders” italiani lì sul campo di regata insieme a me a confronto con le ragazzine, sarebbe stato bello.

Al contrario dei MINIYACHT, il campo di regata dei Classe 8 era lontano dalla base: si deve attraversare una terra di nessuno che ti sussurra nell’orecchio che ormai sei in ballo

rnv – Dell’ambiente cosa mi dici? La mia impressione è che i piloti della Classe 8 siano molto gruppo, già star lì con un aquilone in mano non è proprio alla portata di tutti. Come vi siete trovati in mezzo ai migliori del Mondo?

Nicola – Ho conosciuto persone molto amichevoli simpatiche e disponibili: gli spagnoli, gli irlandesi (con i quali abbiamo condiviso l’Area Tecnica), gli olandesi…solo per citarne alcuni. Tutti felici di essere lì a condividere gioie e dolori, apparentemente nessun astio o rivalità esasperata, tutti pronti a bersi una birra in compagnia e a dare consigli a noi meno esperti. Davvero un ambiente piacevole e sereno!

rnv – Tu e Dario avete dimostrato sul campo di regata che le capacità per ben figurare ci sono tutte. Al di là di quelli che può essere l’impegno di costi e tempi per partecipare ad un Campionato del mondo, era poi così difficile fare questo passo?

Nicola – Sono almeno 3 anni che cerco di coinvolgere nelle competizioni internazionali altri appassionati italiani purtroppo con risultati direi nulli, il mio unico ostacolo nel decidere di partecipare ad una gara è sempre stato la mancanza di qualche “socio”, ma è un ostacolo che ho superato qualche mese fa quando ho deciso di andare da solo, infondo NO non è stato difficile! Poi con grande piacere ho appreso dell’iscrizione ai Mondiali prima di Luigi (in Classe Mini) poi di Dario, per non parlare del supporto morale tuo e della tua insostituibile consorte. Bei momenti !!! Devo dire che ci siamo proprio divertiti!!!

rnv – Questi Campionati del Mondo sono serviti certamente a prendere le misure con uno spot di marea, ma i prossimi vedranno condizioni radicalmente diverse. Però, però… in mezzo ci sono un mucchio di gare in Europa, pensi di farti qualche garetta nei circuiti nazionali?

Nicola – Ho ricevuto inviti sia dai francesi per le regate della Med Cup che dagli spagnoli per la Liga Nacional e penso proprio che li andrò a trovare (ovviamente sono invitati anche tutti i piloti italiani interessati). Inoltre farò di tutto per poter tornare dagli amici sardi a settembre! Gli unici in Italia che si danno da fare per organizzare competizioni il più possibile vicine ai regolamenti internazionali. Bravi, bravi e ancora bravi !!!

E come ogni team che si rispetti, anche un componente a 4 zampe. Travis ha rinunciato all’ombra di un vigneto sui Colli Bolognesi per mordicchiare guanti e bandiere in mezzo alla Baia.


Risposte

  1. Grandi, grandi i nostri piloti! E complimenti a Enrico per i straordinari report

    • Eccolo un altro rider che per esperienza e preparazione atletica può dire la sua nelle prossime competizioni internazionali! Daje Enrico, che adesso hai pure il Kobra!

  2. penso sia stata accesa la scintilla, bravi ragazzi!
    Un altro anno penso proprio che altri riders vi seguiranno 😉


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