The Race 2013 a Macchiareddu è stata l’occasione per confrontare diverse interpretazioni di quello che possono essere 2 ruote e una vela. Il più radicale è stato il carrapaho di Alberto Bicikite, in pratica un carro a vela con due sole ruote.
Alberto non è nuovo a queste esperienze, da anni ha ormai abbandonato il kite buggy tradizionale triciclo per una versione con una ruota in meno, impegnativa ma molto dinamica e veloce quando l’abilità del rider comincia a rendere fluido il pilotaggio. Bicikite non è rimasto molto soddisfatto dei test sardi (con vele e sedute diverse), ma era il prezzo da pagare per un progetto troppo oltre e troppo pampero che probabilmente muoverà verso un carra-proa con terza ruota asimmetrica.
Molto efficace la linea evolutiva realizzata da Carson, a testimonianza di diversi pensierini sul tema che risalgono addirittura a una ventina di anni fa, quando col maestrale già se la pedalava a vela in pineta. Sullo stesso supporto Carson può installare un ovale oppure una randina. Entrambe le soluzioni lavorano estremamente bene, permettendo anche di risalire il vento e di stare – elemento fondamentale – con entrambe le mani sul manubrio: un po’ più confortevole la randina perché l’ovale si comanda con gli avambracci, rendendo la guida piuttosto fisica.
Decisamente soddisfatto anche ruotenelvento con la Brezycletta II a vela quadra. Ci vorrà un supporto albero più robusto e dei comandi più semplici e diretti, ma nelle andature portanti spigne da paura!
Rispondi