B40, lo splendido Classe 3 di Jan Leje
I carri a vela sono dei veicoli a tre ruote mossi da una vela. L’architettura oggi universalmente accettata, frutto di oltre 100 anni di evoluzione, è quella con due ruote posteriori fisse, una ruota anteriore sterzante e una randa.
Anche se l’Italia non ha a disposizione le spiagge infinite del Nord Atlantico, dove il landsailing e la char a voile sono estremamente popolari, oppure i vasti deserti americani, dalla fine degli anni Novanta i carri a vela hanno cominciato a navigare anche dalle nostre parti.
I carri più sofisticati sono dei gusci di fibra di carbonio, kevlar o vetroresina con alberi a profilo alare e vele steccate progettate per lavorare molto piatte. Negli ultimi anni la democratizzazione di questo sport ha visto la comparsa di mezzi di ingombro e dimensioni ridotte che, una volta smontati, trovano posto nel bagagliaio di un auto. Sono proprio questi i più adatti alle condizioni degli spot italiani, come i Seagull Ludic e i blokart.
Dal punto di vista tecnico si tratta di telai in traliccio di tubi metallici o in gusci di vetroresina con all’estremità anteriore la forcella, più o meno al centro la scassa che sostiene l’albero. In prossimità del sedile, sotto al pilota, si trova l’assale che sostiene le ruote posteriori. Dal momento che la superficie prevalente negli spot italiani e in erba e piuttosto irregolare, come al Monte Petrano o a Tor Vergata, l’effetto ammortizzante sulle ruote posteriori, ottenuto in genere grazie alla flessione dell’assale, è molto importante. La sterzatura può essere diretta come nei buggy, oppure si utilizza una barra comandata dai piedi collegata alla forcella anteriore tramite dei cavi sintetici o un’asta rigida, mentre nei blokart la pedaliera è sostituita da un manubrio. I pneumatici sono i tradizionali standard 400 x 8” per i terreni più compatti o i big foot per i fondi più cedevoli. I mezzi da competizione invece corrono su gomme slick di varie misure realizzate appositamente. I mezzi leggeri, che si fermano in pochi metri andando semplicemente contro il vento non dispongono di sistemi di frenatura, che diventano un elemento importante e obbligatorio per la sicurezza nelle classi maggiori. Le più comuni sono leve a mano che fanno attrito con il terreno, ma altri agiscono direttamente sulla ruote. La vela viene controllata a mano con una scotta che passa attraverso bozzelli di demoltiplica per alleggerire lo sforzo del pilota. Per economicità, facilità di costruzione, di trasporto e di messa a punto, le vele più diffuse sono in tessuto, in dacron o mylar. Solo in alcuni carri a vela da competizione o da record la vela in tessuto è sostituita da un’ala rigida. È il caso per esempio del Greenbird, che nel marzo del 2009, sull’Ivanpah Dry Lake, ha superato con la sola forza del vento i 200 kmh.
LE CLASSI FISLY
Il landsailing non è solo divertirsi insieme e navigare immersi in suggestivi scenari naturali. È anche uno sport straordinario che ha in tutto il mondo migliaia di praticanti che si confrontano in base a delle norme ben precise. Le competizioni a livello internazionale sono regolate dalla FISLY (Federation Internationale de Sand et Land Yachting), che ha anche codificato le regole di navigazione universalmente rispettate. Nata nel 1962, la FISLY si è sempre impegnata nella diffusione di questo sport ed è responsabile dell’organizzazione dei grandi eventi come il Campionato del Mondo e i Campionati Europei. Le Classi riconosciute dalla FISLY sono:
5 Promo – Peso minimo 50 kg, vela da 5,50 m2, ruote 400 x 8”
5 Sport – Peso minimo 50 kg, vela da 5,50 m2
Standart’ – Monotipo costruito dalla Seagull, peso minimo 70 kg, vela da 5,80 mq
3 – larghezza, armato e con pilota a bordo, inferiore a 3,5 m, passo massimo 3,8 m, superficie velica massima 7,35 mq.
2 – larghezza, armato e con pilota a bordo, inferiore a 3,65 m, lunghezza minima dello scafo 4,15 m, superficie velica tra 8 e 11,3 mq.
Mini – La nuova classe FISLY (adottata nell’ottobre 2010) in base a regole semplicissime: l’impronta a terra deve essere racchiusa in una corda di 5,60 metri di lunghezza, le ruote devono essere le standard 400 x 8” e l’albero deve essere a sezione circolare.
!! HOLA QUERIDOS AMIGOS, LES ENVIO UN CORDIAL SALUDO A TODOS LOS QUE AMAN EL BUEN AIRE,Y QUE HACEN DE EL UN GRAN AMIGO.
YO ESTOY EN !! MEXICO !! Y ME GUSTA EL LANDSAILING, YO FABRICO LANDSAILER EL !! TERRAVENTO 1 Y EL TERRABUGGI SON DOS VERSIONES UNA PARA AIRES FUERTES (TERRAVENTO 1) Y OTRO PARA AIRES LIGEROS (EL TERRABUGGI).
ME CONCIDERO PIONERO EN ESTE DEPORTE DESDE 1995 EN ESTA PARTE DEL MUNDO AQUI LOS LITORALES SON MUY BELLOS Y ESPECIALES PARA EL LANDSAILING PRINCIPALMENTE EN EL MAR DE CORTEZ EN SONORA Y BAJA CALIFORNIA EN !! MI MEXICO QUERIDO !!
ESPERO COMUNICACION Y MUCHAS FOTOS DE TODOS MIS AMIGOS EN DIFERENTES PARTES DE ITALIA Y EL MUNDO Y !!BONOVENTO!!
By: Omar Enrique Castro Campoy on agosto 15, 2010
at 3:29 am
Omar Enrique:
¿Has visitado http://foro.carrosavela.org de los aficionados en España? ¡Comparte con nosotros tu experiencia!
Saludos.
Buen blog ruotenelvento!
By: lidiavilacasas on settembre 1, 2011
at 9:41 PM
Felicitaciones desde argentina!!! Muy buena página
By: justo on agosto 10, 2011
at 9:43 PM
Hola Justo!
Muchas gracias, tu carro a vela es fantàstico, especialmente en el ferrocarril!!!!
By: ruotenelvento on agosto 20, 2011
at 10:58 am
Il Seagull Maxi XL rientra in qualche classe Fisly ?
Ci si può gareggiare o è solo un mezzo da allenamento ?
Per le dimensioni abbastanza compatte sembra ottimo per le spiagge italiane oltre ad essere abbastanza comodo da trasportare in auto, che ne dite, lo sto valutanto come alternativa al Silence ?
By: Mantis on ottobre 16, 2011
at 5:20 PM
Ciao Mantis, l’XL Maxi è un mezzo da scuola avanzata col quale siamo veramente al limite per le spiagge italiane. Certo, se vivi in un posto dove puoi lasciarlo tutto l’anno – che so, tipo Cervia o Caorle – potrebbe andare anche bene, ma se ti devi spostare a cercare le condizioni migliori secondo me è troppo grande. L’MC2 che pesa un 25 kg (solo scocca) riesco a gestirlo da solo e a farlo entrare DENTRO l’auto, l’XL (che pesa una decina di kg in più ed è lungo mezzo metro in più) a meno che tu non abbia un furgone comunque lo devi mettere sul tetto e quindi ci vogliono un paio di persone. Per quanto riguarda le competizioni sta al di fuori di qualsiasi Classe Fisly, al contrario del Silence che rientra nei Miniyacht, riesci a portarlo nel bagagliaio di un’utilitaria, ci vai ovunque senza starci troppo a pensare (si monta in 10 minuti) e costa anche 1000 euro in meno.
By: ruotenelvento on ottobre 16, 2011
at 8:33 PM
grazie 1000 per la risposta.
Abito a 15 minuti da Caorle, ieri era uno spettacolo di kite Surf col vento tra i 10 e i 18 nodi, sarebbe stato una favola girare con un carro 🙂
Peccato per il Maxy che non può gareggiare, è uno dei carri che mi piacciono di più e a Caorle almeno nella spiaggia di Levante avrebbe gli spazi giusti.
A questo punto credo di andare su Silence, a Caorle con i 3,5 km della spiaggia di Levante c’è da divertisi, quando c’è la bassa marea sembra una piccola spiaggia del nord della Francia, e magari risco a fare anche la spiaggia di Ponete che sono 2 km ca. con varie dighe frangiflutti, credo fattibile quando c’è la bassa marea, se no ci si impianta sulla sabbia smossa, poi ci sono anche degli argini da provare … ma non so tra sassi e buche come vadano i carri.
Ultima condiderazione che differenza ci può essere di velocià di punta a parità di condizioni di vento e vele tra un Seagull Silence e un Maxy XL ?
Nemmeno il Seagull MC2 rientra in qualche categoria Fisly ?
Avete fatto dei raduni a Caorle o avete in programma qualcosa ?
Grazie, ciao.
Mantis
By: Mantis on ottobre 17, 2011
at 8:09 am
So che a Caorle gira anche un Seagull Glider, lo hai mai visto? Se pensi di lasciare il carro lì, puoi prenderne anche uno così grande, se vuoi girare meglio un miniyacht. Te lo dico perchè già non è facile in Italia trovare le condizioni giuste, poi se la mattina pensi a tutto quello che ti aspetta per fare due due bordi dopo due uscite lasci perdere. E’ lo stesso che è successo a molti che andavano col windsurf, se ti vuoi spostare molto più pratico il kitesurf.
A occhio non credo che ci sia una grossa differenza di velocità: forse una volta lanciato il Maxi va a qualcosa di più (con vento molto intenso il maggior peso sicuramente aiuta) , ma il Silence sicuramente accelera prima e con lo schienalino alla posizione sdraiata ha un baricentro più basso. Io se avessi un budget sui 3000 euro e abitassi vicino a un bello spiaggione prenderei il Silence con l’opzione ruote da 17″.
Purtroppo nemmeno l’MC2 rientra in una classe Fisly.
A Caorle per ora non abbiamo mai organizzato nulla, ma è comunque un posto da tenere in considerazione. Magari potrebbe prendere il posto di Cervia (di solito a febbraio) che non è mai stata mai molto generosa di vento.
Ciao – Enrico
By: ruotenelvento on ottobre 17, 2011
at 9:44 am
A Caorle non ho mai visto il Seagull Glider e nessun carro, il pilota del Glider sai se è della zona o hai il nick del forum, magari mi metto in contatto per info.
Che vela mi consigli per il Seagull Silence per usarlo a Caorle (3.8 m2, 4.5 m2 o 5.3 m2), peso 70 kg e i venti sono normalmente tra i 5 e 10 nodi, poi ci sono giornate che si arriva anche a 15/20 nodi, meglio optare per 2 vele?
Montare le ruote da 17″ sul Silence oltre al vantaggio di scorrevolezza, lo rende anche più stabile in curva e sul manovrato e il baricentro si alza ?
Il Seagull Silence è adatto ad essere trasformato in Kite Buggy, se sì vanno montate le ruote big o si può girare senza problemi con quelle standard o con le 17″ ?
Se prendo il carro, mi sa che a Caorle si organizza qualcosa per il battesimo 🙂
Grazie ancora per i chiarimenti.
ciao
By: Mantis on ottobre 17, 2011
at 12:33 PM
Il pilota del Glider si chiama Alberto, non mi sembra che frequenti alcun forum, cerco di mettervi in contatto.
Per la vela ti consiglio la più grande, cioè la 5.3 terzarolabile (à ris, in francese) che ti permette di uscire anche con venti sostenuti (è la stessa che monto sull’MC2 in http://www.youtube.com/watch?v=qnTPsyIJAvo).
Le ruote da 17″ sono montate su fuselli la cui forma modifica poco il baricentro, sono più sottili, scorrevoli, veloci (penalizzando un poco l’accelerazione, ma non so quanto pesano rispetto alle 400×8) e in curva si comportano meglio, con il camber che permette di scaricare meglio gli sforzi laterali; con le 17″ chiaramente però sei fuori dalla Classe Miniyacht, che prevede solo 400×8.
Per utilizzarlo col kite mi sembra che la forma del telaio trattenga poco il corpo, ma ho visto andarci anche con il Ludic, quindi si può fare; le ruote dipende sempre dalla superficie, qui dovresti chiedere a chi fa buggy, anche se in genere i big foot anche sul veloce sono più apprezzate delle ruote sottili.
Beh, se prendi il carro e sono libero ti faccio volentieri compagnia al battesimo 😀
Ciao – Enrico
By: ruotenelvento on ottobre 17, 2011
at 6:01 PM
ciao Enrico, sono Alberto il pilota del glider di Caorle, con la bassa marea e lo scirocco, la spiaggia di levante è perfetta, posseggo anche un classe 3 ma ultimamente lo scirocco manca da un po’. Se volete contattarmi: info@sailrigger.it
A presto.
ALBERTO
By: alberto on dicembre 26, 2011
at 5:58 PM
Ciao Alberto, spero di salire presto dalle tue parti. Per fine gennaio o per febbraio vediamo di organizzare qualcosa. Il Classe 3 è quello rosso di Bianchetti che stava a Cervia? Un saluto – Enrico
By: ruotenelvento on dicembre 27, 2011
at 7:41 am
Grazie ancora per i consigli.
A questo punto dovrei essere pronto per l’acquisto, valuto se prendere anche le 17″.
Visto che sono nuovo del campo, mi spiegi cosa sono: le vele terzarolabili, camber, fuselli.
Ci risentiamo più avanti quando avrò il carro.
Ciao.
By: Mantis on ottobre 17, 2011
at 7:50 PM
In certe vele come la 5.3 puoi prendere quella che si chiama “una mano di terzaroli”: in pratica la vela è fatta in modo che la base possa essere avvolta e bloccata per ridurne la superficie in caso di venti forti; in questo modo alla 5.3 riesci a togliere circa un metro quadro. Il camber è l’inclinazione delle ruote, i fuselli sono i mozzi, cioè i pezzi imbullonati all’asse nei quali si infilano le ruote.
Fammi sapere quando cominci a solcare la spiaggia! 😉
Ciao – Enrico
By: ruotenelvento on ottobre 18, 2011
at 6:44 am
Ho letto che il Seagull Silence può montare anche le ruote Big-Dune come il Ludic, che tra l’altro sono omologate Fisly, con queste ruote si riesce ad andare anche nella sabbia smossa ?
In tal caso vorrebbe dire che si potrebbe girare anche in qualunque spiaggia 🙂
Inoltre nella mia zona ci sono molti km di strade di campagna strettate in sassi e terra battuta e argini, pensi che con le ruote Big si riesca a girare, considerando che il SIlence ha un sistema di ammortizzatori in fibra di vetro sull’interessa posteriore dovrebbe essere sufficientemente assorbente sulle buche e sullo sconnesso, che cosa dici ?
ciao
By: Mantis on ottobre 19, 2011
at 4:36 PM
Il Silence può montare le big foot, ma per stare nella mini Fisly le uniche ruote ammesse sono le 400×8. Con quelle stai sicuro che giri su qualsiasi fondo morbido, ma te lo sconsiglio sugli altri perchè fanno più attrito e soprattutto perchè si consumano presto (costano attorno ai 140 euro a pezzo contro i 30 circa delle 400×8…). Per me qui in Italia i Seagull sono i migliori proprio perchè tutta la produzione ha gli assi flessibili in vetroresina che ti permettono di affrontare qualsiasi superficie, anche le più irregolari. Ciao – Enrico
By: ruotenelvento on ottobre 19, 2011
at 7:48 PM
Ho ricevuto il preventivo per il Seagull Silence, l’opzione ruote da 17″ con i relativi adattatori è di € 850, per iniziare incide parecchio rispetto al costo del Silence. Quindi lo prendo solo con le 400×8, eventualmente le 17″ le tengo in considerazione per un acquisto futuro.
In Italia vengono organizzate regolarmente gare di carri a vela?
Ho letto solodi quella di Macchiareddu.
Bisogna essere tesserati, come funziona, e se si vuole partecipare a gare all’estero?
Ciao
By: Mantis on ottobre 21, 2011
at 10:54 PM
Ciao Mantis, sto verificando con Seagull il prezzo delle 17″ che non mi quadra.
Macchiareddu è da due anni un appuntamento fisso. Per il 2012 dovrebbero esserci novità, una delle quali probabilmente la regata anche per i carri a vela a Castiglione del Lago. Ti tengo aggiornato 😉
By: ruotenelvento on ottobre 23, 2011
at 7:24 am
ti invio i dettagli del preventivo che mi ha inviato la Seagull:
Char à voile SILENCE Teinte du châssis: ORANGE Teint du siège: GRIS € 2.173,91
Equipé de la Voile en tissu dacron avec ris blanche et rouge En remplacement de la 4.5 M2 transparente€ 37.63
Equipé d’un Frein grattoir € 22.16
Essieu moulé élastomère (2 pz): € 133.78
Fusée type Glider D20 (2 pz): € 80.26
Roue arrière complète 17″ (Pneu 2 1/4 17): € 518.40
Grosse roue Dune à petite jante avec roulements 6204 inox (2 pz): € 266.38
Trasporto: € 132.47
Imballo: € 32.00
Tutti i prezzi sono esclusi IVA 19,60%
By: Mantis on ottobre 23, 2011
at 2:07 PM
Sei riuscito a verificare il prezzo delle ruote da 17″ per il Silence?
Conosci qualcuno che ha il Silence ?
By: Mantis on novembre 10, 2011
at 8:05 PM
Ciao Mantis, appena ho buone notizie ti faccio sapere. Intanto ti segnalo che il weekend 26/27 novembre vengo “quasi” dalle tue parti: c’è un simpatico raduno aperto a kite e carri a vela a Lido Estensi, così magari ci si incontra. Info su http://kite-buggy.forumfree.it/?t=58463116.
By: ruotenelvento on novembre 11, 2011
at 7:11 am
grazie per l’info, al momento non ho il carro … sono quindi a piedi … intanto ho ordinato online il tuo libro Vela da Terra.
Ti chiedevo, conosci qualcuno che ha il Silence ?
By: Mantis on novembre 11, 2011
at 10:05 am
Ciao Mantis, il preventivo che mi hanno fatto è di 2450 (Silence) + 150 (vela 5.3) + 520 (ruote da 17″), iva e trasporto compresi (ma sulla Francia, quindi per l’Italia ci vorrà un pò di più). Il totale è 3120. A presto – Enrico
By: ruotenelvento on novembre 24, 2011
at 9:00 am
Per muovere il carro a vela quanto vento è necessario?
Leggevo per il kitesurf 9/10 nodi e per il windsurf 4/5 nodi … quindi per il carro dovrebbero bastare 4/5 nodi?
E con 4/5 nodi che velocità si potrebbe raggiungere col carro?
Da 1 mese circa dalle mie parti c’è quasi assenza totale di vento, da 1 a 4 nodi 😦
Ieri sono andato a fare un sopralluogo in spiaggia a Caorle con la mountain bike, la spiaggia di levante è lunga 2 km esatti e vista la bassa marea eccezzionale ci si sarebbe potuto girare con qualsiasi dimensione di carro era larghissima, la spiaggia di ponente sono altri 2 km, ma viste le 11 dighe frangiflutti con scogli, in bici si fa tranquillamente saltando, mentre col carro a vela dovendoci girare intorno sicuramente si impunta sulla sabbia più morbida.
Notavo vista la bassa marea che sul bagnasciuga c’erano le creste formate dalle onde, le vibrazioni si sentivano tutte pur avendo una bici biammortizzata, mi stavo chiedendo se con il carro a vela ciò può dare problemi di schiena e alle cervicali, vista la posizione distesa rispetto alla bici.
ciao
By: Mantis on novembre 28, 2011
at 9:11 am
Per il carro servono almeno una 10ina di nodi su fondo compatto perchè l’attrito iniziale da vincere è superiore a quello in h2o. Uno bravo con un mezzo efficiente riesce normalmente a raggiungere una velocità tripla di quella del vento. Il massimo ottenuto è quasi 6 volte la velocità del vento, ma cominciamo a parlare di roba sofisticata. Le crestine si sentono, ovviamente meno se l’assale è flessibile. Con delle big foot light riesci ad andare su qualsiasi fondo morbido. Coraggio, prima o poi ‘st’alta pressione finirà.
By: ruotenelvento on dicembre 5, 2011
at 9:35 am
Ciao,mi chiamo Giacomo è voglio praticare imparare col carro a vento! Con quale posso iniziare ho visto il blokart ma dell argomento non ne so niente.So solo che vivo a 50 mt dalla spiaggia la cinta a san teodoro,dove si svolgeva E-vento,e la voglio vivere sportivamente in quanto d inverno è sempre deserta.La mia mail sannagiacomo@hotmail.it
By: giacomo on febbraio 14, 2012
at 10:39 am
Ciao Giacomo,
a San Teodoro ci sono stato un paio di volte, la spiaggia non mi è sembrata nè abbastanza profonda nè abbastanza compatta per andare con il blokart. Purtroppo il blokart non può montare quelle che noi chiamiamo big foot, cioè delle gomme larghe e cicciotte che ti permettono di andare quasi ovunque. Se proprio vuoi provare sulla spiaggia ti consiglio un Seagull Ludic, se invece ti piace il blokart cerca dei posti più lisci e duri come i parcheggi. In Sardegna c’è un bel movimento – anzi, il migliore in tutta Italia – ma gira attorno a Cagliari (Macchiareddu) oppure all’oristanese (Putzu Idu). Se vuoi provare cerca di metterti in contatto con i ragazzi sardi che trovi su http://www.spazioforum.it/forums/tractionkite.html. Ciao – Enrico
By: ruotenelvento on febbraio 15, 2012
at 9:15 am