L’Ingegner Roberto Pini di Green Runner cerca la luce tra le penombre delle Officine Farneto. Altrimenti come potrebbe la sua calcolatrice solare consentirgli di effettuare i calcoli per determinare le specifiche del motore più opportuno per il carro a vela elettrico?
L’Ingegnere chiede diametro ruote, velocità media raggiungibile a vela, quella desiderata a corrente, su che peso possiamo stare. Gli ioni di litio hanno fatto miracoli. Mentre snocciola una sfilza di termini che finiscono in er – inverter, controller e altri che la mia ignoranza non mi permette di cogliere – in pochi minuti passiamo da un motore per ogni ruota posteriore a una soluzione più essenziale e smaliziata. In fondo a cosa servirebbe un motore per ogni ruota se quando non c’è vento il veicolo procede ben piazzato, senza inclinarsi? Allora una sola ruota motrice è sufficiente, installando un motore-coppia nell’anteriore. Trattandosi in pratica di mozzi completi progettati per motocicli già garantiscono un’adeguata protezione dagli agenti esterni.
Il Seagull Miniclub è sicuramente uno yacht ideale per tentare un esperimento elettrico. Il traliccio del telaio in acciaio separato dalla scocca-sedile permette di ospitare nella migliore maniera l’elettronica di controllo e le batterie senza radicali modifiche. 1) MOTORE-COPPIA; 2) SOFTWARE DI CONTROLLO; 3) BATTERIE; 4) COMANDI
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